Federico Maddalozzo, dispari&dispari, Zanego, Liguria, Arte Contemporanea
Federico Maddalozzo – Levante

Levante
  —  Federico Maddalozzo


Levante
– Federico Maddalozzo


Press Release: dispari&dispari opens “Levante,” a solo exhibition by artist Federico Maddalozzo, in Zanego (SP) on Saturday, June 29. A series of works produced on site from sheet metal of crashed cars will be presented in the gallery’s summer venue, a forest of Aleppo Pines in Zanego, in the province of Ameglia (SP). The event, curated by Andrea Sassi, will be viewable by appointment until September 15, 2024.


Comunicato Stampa: dispari&dispari inaugura sabato 29 giugno a Zanego (SP) “Levante”, una mostra personale dell’artista Federico Maddalozzo. Una serie di lavori prodotti in loco con lamiere di auto incidentate saranno presentati nella sede estiva della galleria, un bosco di Pini di Aleppo in località Zanego, nella provincia di Ameglia. L’evento, curatato da Andrea Sassi, sarà visitabile su appuntamento fino al 15 Settembre 2024.



Exhibition Preface: For several years now, Andrea Sassi, founder and artistic director of the gallery dispari&dispari, opens in the summer his vacation home overlooking the sea of the  levante of the Ligurian coast and invites artists-in-residence to interact with the Aleppo Pines forest that stands within the property. This project aims not only to extend the gallery’s programming into an unusual and magical place, but also to encourage artists to relate to nature and the forest itself, a living and constantly changing subject.

The concept of nature, with its beauty and fragility, is deeply felt in this place located within the Montemarcello Natural Park. However,  driving along the coastal roads or walking on the paths that connect the villages of Tellaro, La Serra, La Rocchetta and Montemarcello, with Zanego as the central point, one happens to come across real open-air dumps; mattresses, cans of paint, insulation materials and domestic waste that deface these places pristine. In this context where beauty coexists with neglect, Maddalozzo presents a series of works made from sheet metal of crashed cars, offering a poetic key to how art can be a generating force, capable of transforming waste into something unique and precious, in sensitive and respectful dialogue with the surrounding environment. The idea of “Levant” was born during an initial inspection that took place last April. Two in particular are the images evoked by the artist during his visit: the forest as a site of contemporary archaeology, where the detritus of our time is abandoned, and the coastline with its beaches on which, during violent winter storm surges, garbage of all kinds arrives.  In between is our location, the theater of the event, suspended between sky, sea and land. To conceive the installation, the artist decided to work on the idea of the forest as a boundary line, an overhanging limit, squeezed between the force of the wind and that of the sea, a moment and place of suspension at the mercy of events. Sections of cars crashed, covered with wrapping film and placed on trees or on the ground among myrtle bushes, appear as if carried by the wind, a persistent element in this place. Maddalozzo’s works, seem to cling to Aleppo pines, shaped and dragged by the wind in an act of poetic resistance or abandonment to atmospheric forces.

Federico Maddalozzo, who has always been obsessed with color theory, the significance of hues in certain spatiotemporal events and production errors as cues for art, has recently focused on how we interact with the objects and environments around us and how we try to protect and preserve them. This interest stems from his observation of everyday phenomena, which he reproduces in sculptures and drawings. Ephemeral elements with a precise formal and conceptual meaning whose significance goes beyond their original context.

Federico Maddalozzo was born in 1978.
He lives and works in Berlin.


Prefazione Mostra: Da alcuni anni, Andrea Sassi, fondatore e direttore artistico della galleria dispari&dispari, apre in estate la sua casa vacanze affacciata sul mare del litorale di levante della costa ligure e invita artisti in residenza ad interagire con il bosco di Pini di Aleppo che sorge all’interno della proprietà. Questo progetto non si propone solo di estendere la programmazione della galleria in un luogo inconsueto e magico, ma anche di incoraggiare gli artisti a relazionarsi con la natura e il bosco stesso, un soggetto vivo e in costante trasformazione.

Il concetto di natura, con la sua bellezza e fragilità, è profondamente sentito in questo luogo situato all’interno del Parco Naturale di Montemarcello. Tuttavia, percorrendo le strade della litoranea o camminando sui sentieri che collegano i paesini di Tellaro, La Serra, La Rocchetta e Montemarcello, con Zanego come punto centrale, capita di imbattersi in vere e proprie discariche a cielo aperto; materassi, latte di vernice, materiali isolanti e scarti domestici che deturpano questi luoghi incontaminati. In questo contesto in cui la bellezza convive con l’incuria, Maddalozzo presenta una serie di opere realizzate con lamiere di automobili incidentate, offrendo una chiave di lettura poetica su come l’arte possa essere una forza generatrice, capace di trasformare lo scarto in qualcosa di unico e prezioso, in dialogo sensibile e rispettoso con l’ambiente circostante. L’idea di “Levante” nasce durante un primo sopralluogo avvenuto lo scorso aprile. Due sono in particolare le immagini evocate dall’artista durante la sua visita: il bosco come sito di archeologia contemporanea, dove vengono abbandonati i detriti del nostro tempo e la linea di costa con le sue spiagge su cui, durante le violente mareggiate invernali, arrivano rifiuti di ogni tipo. Nel mezzo si trova la nostra location, teatro dell’evento, sospesa tra cielo, mare e terra. Per concepire l’installazione, l’artista ha deciso di lavorare sull’idea del bosco come linea di confine, limite a strapiombo, schiacciato tra la forza del vento e quella del mare, momento e luogo di sospensione in balia degli eventi. Le sezioni di auto incidentate, rivestite di wrapping film e collocate sugli alberi o a terra tra i cespugli di mirto, appaiono come portate dal vento, elemento persistente in questo luogo. Le opere di Maddalozzo, sembrano aggrapparsi ai pini di Aleppo, modellate e trascinate dal vento in un atto di poetica resistenza o abbandono alle forze atmosferiche.

Federico Maddalozzo, da sempre ossessionato dalla teoria del colore, dal significato delle tonalità in certi eventi spazio-temporali e dagli errori di produzione come spunti per l’arte, si è recentemente focalizzato su come interagiamo con gli oggetti e gli ambienti intorno a noi e su come cerchiamo di proteggerli e conservarli. Questo interesse nasce dall’osservazione di fenomeni quotidiani, che riproduce in sculture e disegni. Elementi effimeri con un preciso significato formale e concettuale il cui significato va oltre il loro contesto originale.

 

Federico Maddalozzo è nato nel 1978.
Vive e lavora a Berlino.


INFO

Location: dispari&dispari | Zanego
Artist: Federico Maddalozzo
Title: Levante
Data: 29.06.2024 – 15.09.2024


 

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